Like a Cat

di Ellen


1 settimana prima del colpo alla Banca Nazionale …

Il Dottor Gilmore aveva appena finito di illustrare la nuova missione a suoi ragazzi quando, inaspettatamente, lasciando un po’ tutti a bocca aperta, 003 intervenne decisa …
-Andrò io, Dottore.-
Si voltarono tutti verso di lei, guardandola perplessi …
-So che probabilmente non aveva pensato a me come infiltrata, ma ne sono perfettamente in grado. Per questo le chiedo di mandare me.-
Gilmore continuava a restare muto … non che non pensasse che la ragazza potesse essere all’altezza, ma non amava molto mandarla in missione da sola … come un padre nei riguardi della propria figlia, non avrebbe mai voluto saperla in situazioni potenzialmente pericolose e quella lo era, eccome!
-Françoise … sei proprio sicura? … voglio dire … non devi dimostrare niente a nessuno … -
-Non è per quello che lo faccio. E’ solo che penso di essere la persona più adatta per questa missione. Ecco tutto. –
Sentendosi velatamente chiamato in causa, intervenne anche lui … -Françoise ascolta, se è per quello che è successo in Ungania con Creta e Dracula, non-
Si voltò a guardarlo con aria fredda e distaccata, interrompendolo e ribadendo il concetto … -Non è per quello, 009.-
Joe si zittì …
… probabilmente, aveva esagerato a rimproverarla in quel modo così aspro per essere subito corsa dietro a Peter, senza aspettarli, incurante dei pericoli che avrebbe potuto correre con quel suo gesto avventato, ma li aveva fatti preoccupare molto con il suo atteggiamento e dopo quella volta in Tibet, quando aveva disobbedito ai suoi ordini, rischiando la vita, tutti erano molto apprensivi nei suoi confronti …
Tuttavia, Françoise con il suo carattere indipendente e forte, non era proprio facile da tenere sotto controllo … e infatti, anche in quella precisa occasione, si dimostrava una grossa impresa farla desistere dai suoi intenti …
-Dottore, il mio fisico è allenato e tonico e nessuno, meglio di me, si può confondere in un gruppo di ragazze. Neanche Seven travestito da donna. -
-Sì, certo … ma … -
-Dottore Gilmore, mi dia fiducia. Consegnerò le AOA al capo della polizia di Tokyo entro la fine della settimana.-
L’uomo era sempre più confuso di fronte al comportamento della ragazza … da una parte, avrebbe voluto dirle di sì, per dimostrarle la propria fiducia, ma dall’altra … cuore di padre voleva invece proteggerla …
-Françoise io … -
-Dottore, non fallirò. –
Vedendola convinta e decisa e visto che gli altri erano tutti muti e in silenzio, senza aver il coraggio di opporsi alla sua richiesta, alla fine, dovette cedere … -Va bene … sarai tu ad infiltrarti nelle AOA … - fece una pausa e guardò un attimo verso Joe che, sconvolto e scioccato per la sua risposta, aveva sgranato gli occhi … - … ma Joe ti farà da spalla. - 003 si irrigidì … -Chiederò al capo della polizia di Tokyo di farlo collaborare con il detective che segue il caso. E tu, dovrai sempre tenerlo informato di ogni tuo e loro spostamento. – fece una pausa, guardandoli entrambi … -Ok, ragazzi?-

 

 

Non era assolutamente ok … anzi! Era molto contrariata sulla seconda parte del piano del Dottore, ma a quanto pareva non aveva altra scelta! … o collaborava con 009 o niente!
Perciò, facendo buon viso a cattivo gioco, dovette collaborare con lui come prestabilito …
Beh … non è detto che io debba proprio comunicargli sempre tutto …
Pensò entrando al Red Motion e guardandosi attorno …
… il locale non è molto pieno … non dovrei aver difficoltà a trovare Choa …
Secondo alcune indagini fatte dalla polizia, una delle appartenenti alle AOA, era infatti solita andare in quel fusion bar dalle luci soffuse, gli interni in legno e pelle rossa e dalla clientela al quanto chic e snob …
… che ci fa una ladra di banche di fama nazionale in un locale simile?
… osservò alcune ragazze e alcuni ragazzi che stavano bevendo e chiacchierando appoggiati al bancone del bar : tutti vestiti da testa a piedi, accessori compresi, firmati e molto sfarzosi …
No che non possa piacerle un ambiente del genere, ma …
… oltre ad essere un locale molto originale nel genere, anche la clientela è molto particolare …
… basta infatti dare un occhio agli abiti eccessivi dei presenti o alle loro macchine, altrettanto eccessive, parcheggiate qua fuori …
… tutte ammiraglie della Bentley … Mercedes … Audi … BMW … Lexus … e se non sbaglio, entrando, credo di aver intravisto anche una Pagani e una Lamborghini …
Si diresse verso un tavolo libero e vi si accomodò …
… forse, se rubano, è perché piace loro fare la bella vita …
Sospirò, interdetta …
Vabbè … comunque sia, poco importa il motivo per cui viene qui … io devo solo limitarmi a trovarla e a convincerla a farmi entrare nelle AOA …
Ecco, su quella parte del piano c’era però qualche problema … perché al contrario di quello che aveva affermato a Joe, non aveva ancora le idee ben chiare … perché non era ancora riuscita a pensare ad un valido modo per farsi prendere …
… ci penserò sul momento … improvviserò!
A dire il vero, non aveva neanche grandi informazioni sulle componenti, a parte il nome e il loro ruolo nel gruppo, quindi non era riuscita a pensare a qualcosa che la potesse aiutare …
Jimin è la leader e quindi la mente del gruppo … ed ha una passione sfrenata per le fruste …
Min-a invece è l’esperta di informatica: riesce a bucare e a far saltare qualsiasi, anche il più sicuro e sofisticato, impianto d’allarme …
… mentre Hye-jeong e Yoo-kyeong sono le esperte di travestimenti : riescono ad infiltrarsi nei loro obiettivi, camuffandosi egregiamente e confondendosi tra i dipendenti …
Chan-mi e Seol-hyun sono grandi esperte nel superare qualsiasi tipo di barriera e quindi riescono ad entrare ovunque … anche nei luoghi più vigilati e sicuri …
… infine, Choa è quella che si occupa di scassinare le casseforti …
Si riguardò attorno, in cerca di qualcuno che in qualche modo potesse attirare la sua attenzione …
… dicono che Choa sia molto bella, ma soprattutto molto particolare …
… ma non so precisamente cosa possano intendere …  
Nel frattempo però, le si era avvicinato un cameriere per prendere l’ordine e lei si era distratta … non notando chi era entrato inaspettatamente nel locale …
Dopo che il ragazzo si era allontanato con il suo ordine, decise di togliersi il trench …
… se si va di questo passo, dovrò restare allungo in questo locale … è meglio se mi metto comoda ..
Così si tolse l’indumento, restando in un abitino corto color bordeaux con scollo a barca, un paio di parigine marroni e un paio di stivali alti fin sopra il ginocchio in morbida pelle marrone con plateau e tacco alto …
Alcuni tipi, ben vestiti e bellocci, le lanciarono subito un’occhiata maliziosa, sorridendole … leggermente in imbarazzo, in quanto non era lì per il motivo che loro pensavano, distolse lo sguardo e fu allora che lo notò …
… era appoggiato al bancone del bar, parlando con il barista e bevendo distrattamente il suo drink ..
Cosa diavolo ci fa qui?!
Aggrottò la fronte con disapprovazione, guardandolo cupamente …
… non è possibile! Mi ha seguito!
Irritata, strinse le mani a pugno …
… io lo uccido!
Inspirò profondamente, contando fino a dieci … e proprio quando stava riflettendo in che modo farlo, la sua attenzione fu nuovamente distratta … questa volta però, da una bella ragazza, dai lineamenti orientali, i capelli corti e biondi, gli occhi azzurri e ben truccati … vestita con un abitino nero, attillato e corto, e un paio di decolté altissime e sensuali con il tacco a stiletto che si aggirava, con un cocktail rosso in mano e portamento sicuro, tra la gente …
… bionda platino … circle lens cerulee … fisico mozzafiato … sensuale e sicura …
… quella deve essere Choa!
Accantonando, solo per il momento, i suoi intenti omicidi nei confronti di qualcuno troppo apprensivo, si morse nervosamente un labbro ed iniziò subito a riflettere su come poter agire
Come potrei fare? … uhm …
… non so, ma devo pensare a qualcosa … e rapidamente!
Quindi, si alzò in piedi e, decisa, si diresse verso la ragazza …
… e se non fosse lei?
La guardò con attenzione, confrontandola con le altre donne presenti : il fisico era snello, sodo e ben allenato … la mise, seppur molto elegante e sexy, era fin troppo sobria per lo standard del posto … e poi, il look … beh, quello si differenziava totalmente dalle altre! Quindi …
… no, non mi posso sbagliare! Deve essere lei!
… anche perché, sennò … “per molto particolare”, non saprei proprio cosa potessero intendere!
E così, le andò incontro sorridendo, passando accanto al cameriere che le stava portando il drink … il quale provò pure a farle cenno che quello che aveva sul vassoio era il suo ordine, ma tutto inutilmente perché ormai la ragazza  era troppo concentrata sul proprio obiettivo! 
-Ciao … - esordì 003, guardandola negli occhi …
La ragazza si voltò verso di lei e le lanciò un’occhiata interdetta, scrutandola da testa a piedi …
-Sì?-
-Ecco … io … -
Che stupida che sono! … potevo almeno pensare a come presentarmi!?
- … io … - fece una pausa e disse la prima cosa che le venne in mente … - … ti va di bere qualcosa assieme?-
Chiuse gli occhi e trattenne il fiato …
… sarò idiota?!?
Inaspettatamente però, dopo un attimo di riflessione, l’altra le sorrise ed accettò … -Ok … -
-Ok?!- riaprì gli occhi di scatto, guardandola sconvolta e sorpresa …
-Ok … - sussurrò sensuale …
-Ah … ottimo … - mormorò invece turbata Françoise che non sapeva bene come interpretare il suo assenso e soprattutto quel tono di voce …
-Vuoi andare al tavolo o … ?-
-Ehm … ss-sì … -
Così, si diressero verso il suo tavolo dove c’era il suo cocktail ad aspettarla …
-Uh … il mio cocktail … l’avevo ordinato prima … – esordì chiaramente stordita, mettendosi a sedere e afferrando il bicchiere con mani agitate …
L’altra si limitò ad annuire, osservandola con una certa attenzione ed intensità …
Françoise sentiva la gola secca e la testa leggermente confusa …
… che mi sta prendendo?!? … perché mi sto agitando così?! … è solo una ragazza!
Sospirò e decise di prendere un sorso del Long Island … forse un po’ di alcol le avrebbe disteso i nervi, ma …
-Di dove sei?-
La sua domanda, seppur generale e tranquilla, la spiazzò tanto che le andò addirittura di traverso il drink ed iniziò a tossire …
Appena si riprese, si scusò con lei … -Scusa … -
-Tranquilla … - le sorrise e poi, le chiese candidamente … - … è la prima volta che abbordi una ragazza?-
Inconsciamente, sgranò gli occhi … e l’altra scoppiò a ridere, ma in modo molto dolce …
-Su … è tutto a posto! Stai pure tranquilla … non ti agitare … - allungò una mano sulla sua e gliela accarezzò … - … poi ci si fa l’abitudine … -
Oh.Mio.Dio.
-Ecco … io … veramente … - non sapeva come né cosa dirle precisamente …
-Il mio nome è Choa … e il tuo?- le disse, senza scomporsi … cercando di metterla a suo agio …
-Cc-choa?-
-Sì … -
-Ah … -
È lei!
… un attimo però …
Si fermò a riflettere …
… questa situazione è decisamente strana e ambigua …
-Quindi?- insistette l’altra, sorseggiando il proprio drink e continuando ad accarezzarle la mano …
-Quindi, cosa?!-
-Il tuo nome … ?-
-Ah … sss-sì … ehm … Fran-çoise … -
Choa restò un momento in silenzio e poi, pose il bicchiere sul tavolo e si sporse verso di lei … -Il tuo nome … è bello e sensuale quasi quanto te … -
-Ah.- … bene … e a desso?!? … - … anche … il tuo … - balbettò senza riflettere …
-Grazie … - piegò le labbra in modo sornione …
… qualcuno mi aiuti ... credo di essermi persa in un bicchier d’acqua!
A quel pensiero però, le tornò improvvisamente in mente che voleva ancora uccidere qualcuno e che quel qualcuno era lì … a pochi metri da lei, che la stava osservando con la coda dell’occhio …
… devo riprendermi e …
… fargli capire che non sono una sprovveduta …
E così, si riscosse …
-Ascolta Choa … -
-Sì … -
-Io … - si fece coraggio e andò al punto … - … non ti ho avvicinato per … provarci con te … o almeno … non nel senso che credi tu … -
Choa non fece una piega, lasciandola continuare …
-Io … vorrei entrare nelle AOA … - concluse schietta mentre l’altra restava impassibile …
Cadde un profondo silenzio … tanto che ebbe quasi la sensazione che il mondo intorno a loro si fosse completamente fermato …
Passarono alcuni istanti prima che la bionda orientale dicesse qualcosa e ritirasse, con una finta nonchalance, le propria mano dalla sua … -Le … AOA? Non so di cosa tu stia parlando … -
Françoise la guardò dritta negli occhi … -Sì che lo sai …  tu sei la famosa Choa … la più brava scassinatrice di tutto il Giappone e non solo … -
-Chi?- le sorrise divertita … -Io credo che tu ti stia sbagliando e mi stia confondendo con qualcun altro … - e tutto ad un tratto si alzò in piedi … - … e ora scusami, ma ho da fare … - si voltò quindi per andarsene, ma 003 la fermò …
-Aspetta, Choa!- … vedendosi infatti sfuggire così la sua unica possibilità, le saltò in mente un’idea folle … che però, forse … le avrebbe dato una speranza … quindi si alzò anche lei e le si avvicinò … -Lo vedi quel tipo al bancone del bar, belloccio e dai lineamenti misti, vestito con i jeans bianchi e la giacca marrone ?-
Choa annuì …
-L’ho visto arrivare con una bella auto sportiva … una di quelle costose e in edizione limitata … -
-E quindi? … -
-Non ti piacerebbe … farci un giro? Io … e te assieme?-
… stava totalmente improvvisando e non stava assolutamente riflettendo sulle sue affermazioni …
-Io … e te?-
-Sì … -
-E come faresti?-
Le sorrise … -Tu aspettami vicino alla porta … - e così dicendo, la lasciò e si diresse sicura verso il bar …
… e adesso, come faccio a rubare la turbo 2000 cavalli a Joe?!
… devo essere impazzita, ma devo trovare assolutamente un modo!
Gli si avvicinò con nonchalance mentre Choa si stava dirigendo calma e tranquilla verso l’uscita …
Oh mio Dio … sto per rubare l’auto a Joe!
… beh, sempre che ci riesca! … e che lui non se ne accorga prima e mi uccida!
-Salve … -
Joe la guardò interdetto, restando in silenzio … non sapeva cosa aspettarsi dal suo inaspettato arrivo visto che, fino ad un attimo prima, 003 stava parlando con una strana ragazza e adesso, stranamente, si era avvicinata a lui …
-Uhm … - lo guardò contrariata per il suo mutismo … -Devi essere un tipo di poche parole .. –
Aggrottò la fronte …
… cosa diavolo aveva in mente? Perché era venuta da lui?
-Dipende dai punti di vista … - disse all’improvviso, lanciandole un’occhiataccia …
… spiritoso …
… il nostro conto è ancora aperto … è solo rimandato per il momento!
Gli si avvicinò … molto … e lui, inconsciamente, si irrigidì … percependo il proprio cuore iniziare a battere in modo irregolare …
-Beh … è quello che pare … - si avvicinò ancora e questa volta tanto da sussurrargli all’orecchio … -Stai al gioco … - quindi gli infilò un biglietto di carta nella tasca della giacca e prese, in cambio, le chiavi della sua auto … poi, si allontanò e gli sorrise, esclamando … -Grazie … è stato un piacere parlare con te!- e senza aggiungere altro, lasciandolo molto perplesso e molto confuso, prese e si diresse anche lei verso l’uscita …
Seppur scioccato, inconsciamente, Joe la seguì con lo sguardo fino alla porta centrale … dove la vide poi andarsene con quella ragazza strana con cui si era intrattenuta …
Cosa diavolo stava accadendo?
-Peccato … credevo che avessi fatto colpo con quella bella biondina straniera!- la voce del barista lo riscosse, facendolo trasalire …
-Eh?!- lo guardò turbato, percependo subito un’insolita sensazione … era come se fosse più leggero di qualcosa, ma non capiva di cosa!
-Sì … intendo la biondina che ti si è avvicinata un attimo fa … era un bel bocconcino, ma … -
Senza accorgersene, lo squadrò in malo modo : non gli piaceva sentir parlare di lei in quei termini!
- … ma?- lo incitò a finire con tono stizzito …
- … ma ormai te la sei giocata, amico!- rise ... –Quando qualcuno se ne va via da qui con Choa … è partita chiusa! Mi spiace!- gli offrì un drink … -Tieni … questo è per dimenticare il fiasco! –
-Choa?- … soprassedé sull’ultima affermazione, facendo volontariamente finta di nulla …
-Sì … Choa … - fece una pausa … -Non so cosa faccia quella ragazza alle sue prede, ma … li strega e sono automaticamente sua! Uomini … o donne … che siano!-
A quelle parole però, 009 sentì un mancamento … da cui però, si riprese abbastanza in fretta …
… devo intervenire subito!
E così, con movimenti molto agitati, prese il portafoglio dalla tasca dei pantaloni per pagare e seguirla, ma il barista lo fermò prima ancora che gli potesse chiedere quanto gli dovesse …  -Lascia stare … questo lo offro io, amico! –
Il ragazzo, intuendo il perché glielo avesse offerto, avrebbe voluto rispondergli a tono … anche perché non si reputava proprio il tipo da compatire da quel punto di vista! E soprattutto, non era il tipo da farsi rubare la donna, sotto gli occhi, da qualcun altro! … tantomeno da un’altra donna!
Facendo però buon viso a cattivo gioco, anche perché non aveva tempo da perdere in futili discussioni, ringraziò e si precipitò fuori dal locale …
Anche se ora sapeva che quella ragazza era proprio Choa, il loro bersaglio, non poteva lasciarla certo andare con Françoise dopo l’affermazione del barman!
Ma non fece neanche in tempo ad uscire che si vide la propria auto, con le due ragazze dentro, sfrecciargli davanti come se niente fosse …
Incredulo e attonito, restò imbambolato come un manichino davanti al Red Motion per diversi minuti … fin quando, improvvisamente, la sua mente decise di riprendere a funzionare …
-Quelle due … mi hanno fregato l’auto! Non è possibile!- … frastornato e con un principio di irritazione in corso, mise la mano in tasca, sperando di avere ancora le chiavi e che quello fosse solo un brutto sogno, ma purtroppo per lui non era in quel modo!
Tuttavia però, trovò il bigliettino che Françoise gli aveva lasciato …
Grazie … te la lascio al parcheggio del porto tra un paio d’ore!
Stai tranquillo! Te la riporterò senza neanche un graffio! Françoise
Rilesse le sue parole parecchie volte e …
… questa volta facciamo i conti!

 

 

-Wow! E’ veramente stupenda quest’auto!- esordì toccando la pelle dei sedili con sensualità …
-Che ti dicevo!- concluse allegra, guidando verso la periferia di Tokyo … -Però … dobbiamo fare una cosa, prima di godercela totalmente!-
L’altra la guardò con la coda dell’occhio ed espressione incuriosita …
Pochi minuti dopo, Françoise si fermò da una parte, in un luogo che pareva tranquillo, e aprì il cofano …
-Dobbiamo prima far perdere le nostre tracce … no?- le fece l’occhiolino e Choa rise divertita …
003 sapeva infatti che, se non voleva avere Joe alle calcagna nel giro di pochi istanti, doveva disattivare l’allarme satellitare dell’auto, legato al computer della base e al suo cellulare …
Dato che lo aveva aiutato a montarlo, in quanto si era occupata proprio lei del software che lo regolava, sapeva bene dove era e come disattivarlo! E così lo disinserì e rimontò in auto …
-Pensi proprio a tutto … tu … - mormorò Choa con sorriso sornione …
-Beh … se sei una ladra … devi pensare a tutto ! … o sbaglio?- alluse velatamente …
La ragazza rise …
-Comunque, penso che, per almeno un paio di ore, possiamo divertirci un po’ … poi però, bisognerà lasciarla da qualche parte o ci troveranno! Anche se ho disattivato l’allarme satellitare, non possiamo stare tranquille! Questa non è assolutamente un auto che passa inosservata!-
-Sì, certo … - allungò una mano verso di lei … appoggiandola maliziosa sul suo ginocchio … - … allora, godiamocela fino in fondo … -

 

 

-Maledizione … ha disattivato l’allarme satellitare!-
-E che ti aspettavi?! Che lo lasciasse acceso per farsi trovare da te?!? -
-Quando mi risponde, mi sente!- gridò furioso mentre Jet rideva come un matto, tenendosi perfino la pancia … -Cosa hai da ridere?!?-
Cercò di darsi un contegno, ma era difficile farlo, vista la situazione … -Ti sei fatto fottere la tua turbo 2000 cavalli dalla piccola Fran! Così, sotto il naso! E poi, ti sei fatto perfino sfottere dal barista!- ricominciò a ridere …
Joe lo fulminò con lo sguardo …
-Senza contare poi … - riprese un attimo fiato … guardandolo con le lacrime agli occhi … - … che ti sei fatto fottere Françoise sotto gli occhi  … niente meno che da una donna!-
… ecco, quell’appunto era meglio se non lo faceva perché Joe non era di umore buono e si irritò profondamente! … tanto che lo fronteggiò cupo in volto, dichiarando fin troppo concitato e arrabbiato … -Io. non.mi.sono.fatto.fregare.Françoise.da.nessuno. Che sia chiaro.-
Jet smise improvvisamente di ridere e alzò un sopracciglio … -Se lo dici tu .. – fece una pausa studiando quella strana espressione che si era dipinta sul volto dell’amico … - … mi fido . -
-Bene. E ora … se permetti, provò a richiamarla.- concluse, riprendendo il telefono in mano e provando a contattarla per l’ennesima volta …
… tuttavia, nonostante fosse passato più di un’ora, il suo cellulare continuava ad essere irraggiungibile …
- E’ ancora senza segnale!- ringhiò furioso …
002 sbadigliò stancamente, appoggiato alla sua moto … -Non è senza segnale … lo ha spento. E’ diverso. E comunque … - continuò … - .. non ti ha detto che te l’avrebbe restituita fra un paio d’ore? Allora, basterà aspettare e andarla a riprendere dove ti ha detto! -
-Non è questo il punto.-
-E allora quale è?-
-E’ che non doveva prendere una tale iniziativa.-
-E perché? Che ha fatto di tanto male? Ha solo fatto finta di rubarti l’auto per conquistare la fiducia di quella ragazza! … che ti vorrei ricordare essere appunto una famosa ladra!– lo guardò serio … -E comunque … non era forse quello il vostro obiettivo? Guadagnare la sua stima per entrare nelle AOA? Inoltre, secondo te, aveva tante altre alternative per arrivare a Choa?!-
Inspirò … -Sì. Tutte quelle che a quanto pare, né lei né te, avete visto.-
L’amico scosse la testa … -Tu lo puoi fare … lei no … perché? –
-E me lo chiedi anche? Lei non è come noi. –
-Ma è una di noi.-
Restò un attimo in silenzio … -Questo però, non vuol dire che debba rischiare la propria vita in modo così incosciente. –
-Beh … detto proprio dal primo che lo fa, suona un po’ male 009! … Inoltre, sei tu che pensi che lo faccia in modo incosciente!-
-Non sono io che lo penso. E’ così. – fece una pausa, glissando volontariamente sul resto … -Le avevo detto di non seguirci quella volta in Tibet e invece lei non lo ha fatto. Ha voluto fare di testa sua e … - trattenne il respiro, non avrebbe mai più scordato né rimosso dalla propria mente quegli attimi terrificanti … quando l’aveva vista venir trafitta da quella sciabola e poi, cadere da quel palazzo tra le sue braccia …
-E’ vero … non avrebbe dovuto disobbedire ai tuoi ordini, ma se non l’avesse fatto … chissà cosa sarebbe successo … a quella gente … e anche a noi … -
-No. Non al prezzo della sua vita. E’ questo che non capisci. –
-Io invece lo capisco bene. Perché è quello che tu … io … e gli altri facciamo sempre. Perché è così, tra noi. Ci si protegge l’un l’altro, al costo della propria vita. E si mette davanti ad essa la salvaguardia di innocenti che non hanno colpe. O sbaglio, 009? Non è questo il nostro dovere? –
Joe però non gli rispose … e lui continuò con il suo pensiero …
-Per quanto tutti la vorremmo vedere sempre sana e in salvo, non è possibile! E tu lo sai! Perché Françoise fa parte del nostro gruppo e non puoi far finta che non sia così!-
-Jet io non credo che tu capisca.- disse inaspettatamente …
-Invece sì … lo capisco bene … più di quanto tu possa solo credere o immaginare … ma non per questo ho intenzione di chiuderla in un campana come quelle esili e belle ballerine delle sfere di cristallo! Françoise è un essere umano! Ed ha il diritto di vivere la sua vita! -
-Certo! Ma non mettendola a repentaglio in azioni inutili e sconsiderate! –
Jet era molto perplesso per le sue asserzioni e si chiedeva se veramente Joe non si rendesse conto delle proprie assurde parole … -Quindi, per te, è giustificato lasciarla sempre r comunque alla base?!-
-Sì. Soprattutto se è pericoloso. E non vedo che cosa ci sia di male. -
Lo guardò per un attimo incredulo e poi, continuò con tono volutamente ironico … -Peccato però che chiuderla tra quattro mura, non significhi proteggerla, ma solo egoismo puro! … e quando si ama una persona non si dovrebbe provare un sentimento simile! -
009 ammutolì …
-Joe, ascolta : lasciala libera di fare le sue scelte. E’ nel suo diritto di essere umano farlo. E tu, per quanto tenga a lei, non puoi andarci contro … perché, come ti ho detto prima, quello non è amore. E’ solo puro e semplice egoismo.- fece una pausa, guardandolo … -E poi, in fondo, anche lì in Ungania … ha fatto solo il suo dovere :  proteggere Peter. E per questo, non puoi certo rimproverarla. Salvo che … tu non voglia spiegarle il perché della tua eccessiva apprensione nei suoi confronti.
A quell’ultima affermazione, inquieto e turbato, il ragazzo distolse lo sguardo e lo abbassò …
-Joe -
-Ho capito … non dire altro. - mormorò con voce triste … -Aspettiamo ancora un po’ … e poi, andiamo verso il porto … -
-Bene … - lo guardò sollevato … - … mi sembra la scelta migliore.-

 

 

-E’ stato veramente bello … - mormorò, camminando per quella strada stretta e solitaria della periferia di Tokyo, in quella tranquilla e silenziosa notte d’autunno … - … scappare per un momento dalla realtà e … fuggire con te su quella bellissima auto … -
Françoise restò zitta, con la testa assente e lontana, stringendosi nel suo trench mentre le camminava accanto …
-Sai … è la prima volta che mi sento così leggera e spensierata … -  sospirò fievolmente e poi, tutto ad un tratto, si fermò e si voltò verso di lei, guardandola per un lungo istante prima di esordire …    -Va bene … ti farò entrare nelle AOA, ma … non deludermi … ti prego …  -

 

 

-Choa ma sei impazzita?! Cosa diavolo porti una completa sconosciuta nel nostro rifugio segreto?!-
-Ragazze, state calme! E’ un tipo a posto!-
Jimin restò in silenzio mentre le altre borbottavano contrariate …
-Choa ma sei lo hai detto appena tu, che l’hai conosciuta tre ore fa! Come fai a saperlo?!?-
-Dai Hye-jeong! Fidati! Non mi sono mai sbagliata su nessuno! Quando ho detto di qualcuno che era a posto, lo era! O sbaglio?-
-Sì, certo! Quando eravamo piccole, però! –
-Beh! Ma è grazie a me che siamo diventate amiche e siamo diventate le AOA! Perché ho avuto fiducia in ognuna di voi e vi ho convinto ad averne l’una nell’altra!-
Min-a e le altre scossero contrariate la testa … -Non è la stessa cosa! Allora, vivevamo tutte assieme nell’orfanotrofio! Ed eravamo tutte nella stessa condizione! Non avevamo nessun altro su cui contare a parte noi! Era scontato che fosse così! Ma ora, è diverso! E non puoi portare una delle tue conquiste nel nostro rifugio, come se niente fosse, e pretendere che ci vada bene e che l’accettiamo!-
Inconsciamente o meno, Françoise soprasedette sui termini una delle tue conquiste e passò invece a valutare il primo detto …
… orfanotrofio?
003 guardò quindi quelle ragazze una ad una : erano tutte molto belle e curate nei dettagli … dalla testa ai piedi! … vestite con abiti di qualità e ricercati! Dai modi decisi e sicuri, ma educati e non volgari …
In poche parole, l’impressione che suscitavano era che appartenessero tutte ad una classe sociale medio alta con una buona educazione e non che fossero delle trovatelle … proprio come Joe …
La cosa la turbò nel profondo e improvvisamente non era più tanto sicura che fosse stata una buona idea proporsi per quella missione …
-Ragazze : fidatevi! … non mi sbaglio! E poi, ci potrà essere utile nel nostro ultimo colpo!-
Chanmi provò ad aprire bocca per risponderle, ma …
-Adesso, basta!- tuonò tutto ad un tratto Jimin, interrompendo quella discussione e avvicinandosi a 003 … -Vuoi essere veramente una di noi?- la guardò dritta e impassibile negli occhi e lei tremò … - Rispondi!-
Intimorita, annuì …
-Bene. Allora, vediamo cosa sai fare.-
-Ma Jimin?!- tentò invano di opporsi Seol-hyun …
-Zitta. Sono io il capo. E si fa quello che dico io. –
Nel frattempo, sul viso di Choa si era dipinto un sorriso pieno di gioia …
-Ma Jimin … - mugolarono tutte in coro …
-Zitte! … se Choa dice che è a posto, dobbiamo fidarci. – si voltò a guardarle … -Vi ricordate quello che ci siamo promesse, vero? –
Si guardarono un istante tra loro e poi, annuirono …
-Bene. E allora, da domani cominceremo ad allenarla e a vedere in cosa può esserci utile.-

 

 

Le porse la camicia da notte … -Per stanotte, userai una delle mie … poi, domani, andremo a prendere la tua roba e ti trasferirai qui … così potrai allenarti noi … ok?-
Prese l’indumento ed annuì …
-Jimin … sembra un po’ dura, ma è in gamba e anche molto dolce! Imparerai a conoscerla … - le sorrise, iniziando a spogliarsi … - … come imparerai a conoscere anche le altre! Sono tutte molto gentili e disponibili! E’ solo che … sono un po’ diffidenti … ecco tutto … - si tolse il reggiseno, restando in slip e con il seno nudo, davanti a lei … come se fossero vecchie amiche …
003 arrossì e abbassò lo sguardo … suscitando una risatina nervosa nell’altra che, vedendola reagire così, si portò le mani al petto e si coprì … -Scusa … ci conosciamo appena … -
-No … tranquilla … è che … - … non sono più abituata a stare tra ragazze … - … sono io troppo timida … -
- … di questo me ne ero accorta … - finì di indossare il proprio pigiama e poi, si voltò … -Starò girata! Tu svestiti e cambiati!- disse, fingendo una tranquillità che non aveva … -Però … purtroppo dovrai dormire con me … non abbiamo altri letti disponibili … mi spiace … -
-Ah … sì … tranquilla … non è un problema … - rispose subito, percependo il disagio improvviso della ragazza … -Anzi … mi fa piacere … sei stata così gentile con me … fin dall’inizio … -
-Grazie, ma … mi sei piaciuta dal primo momento che ti ho visto … -
… piaciuta?
-Pia-ciuta?-
-Sì … nel senso che … mi sei sembrata a posto … - sussurrò fievole …
-Ah … ok … - si morse nervosamente le labbra e poi, iniziò a spogliarsi … - … dammi un attimo … mi cambio subito … -
-Tranquilla … domani mattina non mi devo svegliare presto per andare a lavoro!-
Le sfuggì un sorriso divertito … -E beh … ! –
Choa rise, continuando a restare girata …
Alcuni attimi dopo era pronta …
-Pronta!- esordì, con un filo di agitazione nel tono …
-Bene!- si voltò e le diede una rapida occhiata  in quella camicia da notte in seta e pizzo, color avorio, che le aveva prestato … - … ti sta bene!-
-Grazie … - abbassò lo sguardo e arrossì …
-Allora … andiamo a … letto … - le fece segno di entrare lei per prima sotto le coperte … - … scegli pure da che lato preferisci dormire … -
-Beh … tu che da lato  dormi di solito?-
-E’ uguale! Tranquilla!-
-No … non è uguale … tu sei stata così gentile con me … stai anche dividendo il letto con me e … voglio dire … non è giusto … ti prego … dimmi da che lato vuoi dormire … -
La giovane restò perplessa da quel suo gesto di sincera gentilezza verso di lei e con gratitudine le sorrise … -Ok … grazie … - e così, salì per prima sul letto e si mise sul lato dove dormiva di solito.
Françoise la raggiunse subito dopo … tirandosi le coperte addosso e spengendo la luce …
-Notte Choa … -
-Notte e  … grazie Françoise … -
-Per ... cosa?-
-Per avermi voluto conoscere e … per le ultime ore passate assieme … - si coprì il volto con la coperta … - … con nessuno … mi sono mai sentita così bene … nessuno … mi ha fatto mai sentire così … grazie … -
E dopo quelle ultime parole, cadde il silenzio …
Alcuni minuti dopo, 003 poté percepire il suo respiro calmo e regolare … e capì che si era addormentata …
Choa, che tipo strano che sei …
… dai l’impressione di una gatta sensuale e sicura e invece sei una ragazza dolce e premurosa e …
Ripensò a quando Choa aveva tentato di convincere le altre ad accettarla nel gruppo e involontariamente fece un parallelismo con la sua vita …
… quante volte ho chiesto ai ragazzi di aver fiducia in me e nel mio intuito? … e quante volte …
… sentì una stretta al cuore …
… Joe mi ha appoggiato?
… tante …
Già …
All’improvviso, si sentì in difetto con lui … e con Choa … e con le altre AOA …
… il fatto che avesse scoperto che tutte quelle ragazze, una volta, vivessero in un orfanotrofio e che avessero condiviso un destino simile a quella di 009, la stava facendo vacillare pericolosamente …
… sono solo delle ladre, ma … forse, non è proprio quello che sembra … forse, dietro alle loro azioni, c’è altro …
Sospirò debolmente e si portò una mano al petto … chiedendosi se mai qualcuno si fosse fermato a chiedersi  perché quelle ragazze derubassero le banche della città …
… non vivono nel lusso …
… è vero che vestono bene e sono curate da testa a piedi … e stanno in una bella e grande casa … piena di oggetti costosi, ma … sono tutti oggetti che ogni persona di ceto sociale medio-alto ha in casa propria …
… dei bei mobili … dei bei divani … di bei tappeti … delle belle tende … una bella libreria … una bella cucina con dei bei elettrodomestici … dei bei cellulari … un bel televisore … un bello stereo … dei letti comodi, con delle coperte di buona fattura, ma … niente di eccessivo … niente che richiami l’opulenza o lo sfarzo … e questo non può essere solo una questione di prudenza … perché per forza, in qualcosa, con tutti i soldi che hanno rubato, dovrebbero eccedere e invece …
Ripensò un attimo a tutte loro …
… tutte indossano più o meno gioielli, ma della stesso tipo che posso indossare io …
Si voltò, mettendosi di lato e stringendo le coperte …
… possibile che nessuno si sia mai fermato a fare un’analisi di queste ragazze? … possibile che l’unica cosa su cui si siano tutti soffermati sia il fatto che rubassero grosse somme di denaro dalle banche?
… possibile?
… nessuno si è mai chiesto cosa ci fosse veramente dietro alle loro azioni e in cosa li usassero?
E a quell’ultima riflessione, prima che le palpebre le si chiudessero per la stanchezza e il sonno l’assalisse, vincendola definitivamente, le risuonarono in mente le parole di Choa …
… ti prego … non deludermi …

 

 

Riaccese il cellulare e …
Mille messaggi in segreteria!
Mille sms!
Mille messaggi di notifica di chiamate perse!
E mille messaggi sulla messaggistica istantanea!
Aiuto! Cosa è successo?!
Da quante notifiche aveva ricevuto, il suo povero telefono si era perfino piantato e non riusciva più ad accedervi …
… uhm … sono curiosa di sapere chi devo ringraziare per questo …
Pensò contrariata, riavviando il cellulare … con la speranza che si riprendesse dal trauma subito!
Ok … per lo meno si è riacceso …
E a quanto pareva, sembrava anche che funzionasse! Visto che riusciva di nuovo ad accedervi normalmente  …
Come purtroppo poteva immaginare, tutti i messaggi provenivano dallo stesso numero …
Esasperata, alzò gli occhi al cielo …
… oh, Dio!!!
… perché deve essere così apprensivo nei miei confronti?!
Che ho fatto di male?!?!
Ok … ok … lo ammetto … è in parte anche colpa mia, ma … non può pretendere veramente che lui ordini ed io obbedisca!
… perché non è possibile!
Io non ho quel tipo di carattere!
Non l’ho mai avuto e mai lo avrò neanche per lui!
… si fermò un attimo a riflettere su quell’ultima affermazione …
… perché ho pensato una cosa simile?!
… no … non va bene …
Scosse nervosamente la testa …
… ma che diavolo mi passa per la mente?!?!
Sbuffò … e scacciò subito quei pensieri da sé …
… dicevamo … ah … sì … i mille messaggi …
Così, pazientemente, iniziò ad ascoltarli e a leggerli uno ad uno e … dopo un primo momento in cui aveva deciso di mandarlo a quel paese per quei mille :
003 dove diavolo sei?
003 che cavolo ti passa per la mente?
003 rispondi o ti vengo a prendere e ti riporto alla base!
… e così via, poi ci aveva ripensato … e questo dal momento in cui i suoi toni, negli ultimi messaggi, si erano calmati …
Françoise … fammi sapere almeno se è tutto a posto …
Il fatto che non l’avesse più chiamata con il code number, ma con il nome proprio e che le chiedesse tra le righe di farsi sentire per sapere solo se stava bene, la fece sentire quasi in colpa verso di lui e, trovando il modo di allontanarsi dalle altre, lo chiamò …
Il telefono iniziò a suonare e qualche istante dopo, Joe le rispose …
-Pronto? … Françoise? –
Non le diede neanche il tempo di parlare per prima! Però, il suo tono non era arrabbiato, ma bensì molto preoccupato e …
-Sì … sono io … -
Lo sentì sospirare di sollievo …
-Scusami … se non  mi sono fatta sentire prima, ma –
-E’ tutto a posto?-
-Sì … è solo che Choa mi ha portato al loro rifugio e non ho potuto più contattarti … -
-Ti ha portato al loro rifugio? … quindi vuol dire che ti hanno accettato?-
-Ehm … in un  certo senso … diciamo che … sono in un periodo di prova … -
-Periodo di prova? … per cosa?-
-Beh … prima del loro prossimo colpo … -
Ci fu un attimo di silenzio, ma dopo questo Joe sembrò tornare subito padrone della situazione …    - Sai allora quando e dove dovrebbe esserci il loro prossimo furto? -
- No … questo non lo so ancora … -
-E quando lo saprai … me lo comunicherai subito, vero?-
… era una domanda o era un ordine travestito da domanda?!
-S-sì … certo … ovvio … -
… forse …
… non è detto …
Dipende …
-Ok … allora, aggiornami appena possibile … con tutti i dettagli che riesci a raccogliere. Va bene?-
-Sì … -
… no …
-Ok … è meglio che vai … non vorrei che ti scoprissero … -
-Va bene, ma … le AOA non sono quello che tutti pensano … - e senza aggiungere altro né salutarlo, riagganciò … lasciando Joe molto perplesso e molto preoccupato …

 

 

-Non avevi molta roba … - le disse, osservandola mettere nel bagagliaio della range rover bianca il trolley di media grandezza …
-Beh … no … - richiuse il portellone e le sorrise … - … è bene avere poche cose per spostarsi meglio e più rapidamente! Non credi?-
Choa annuì, guardando distrattamente l’insegna dell’hotel in cui Françoise le aveva detto di aver pernottato in quelle ultime notti … -Forza … andiamo! Torniamo al rifugio! – rimontò quindi in auto … - Le altre ci stanno aspettando … per vedere quello che sai fare!-

 

 

La scrutò con attenzione nella tuta nera ed attillata che indossava … - Hai un bel fisico … molto sodo e snello … e sembra anche molto allenato … -
-Grazie … -
-Non è qualcosa di cui mi devi ringraziare. E’ solo una constatazione. – rispose secca Jimin continuando ad osservarla … - Sai usare qualche arma?-
-Sì … -
-Cosa?-
-La pistola … -
La leader delle AOA alzò contrariata un sopracciglio … -Un’arma da fuoco?-
Annuì …
-Noi non spariamo né feriamo nessuno. Che sia chiaro. –
Annuì …
-Va bene … potrai usare la pistola, ma non con pallottole vere. -
-Va bene … -
-E ora, fammi vedere quanto sei agile e flessibile … - le mostrò un percorso ad ostacoli con diverse sbarre in legno, messe a diverse altezze e a diverse distanze le une dalle altre posto in una delle stanze della loro casa … - Fai questo percorso, seguendo le indicazioni che ti darò io. -
-Ok … -
-Quando ti dirò basso, dovrai passarci sotto. Quando ti dirò alto, dovrai passarci sopra. Capito?-
-Sì … -
-Bene. E ora iniziamo.-

 

 

-Wow!!!! Sei stata bravissima! Hai lasciato tutte a bocca aperta!- le si avvicinò sorridendo felice!
-Grazie … -
… tutto merito della danza classica!
… che ovviamente non serviva per essere né una guerriera né una ladra …
-Sai, io credo proprio che Jimin ti farà partecipare attivamente al nostro prossimo e ultimo colpo!-
-Ultimo? … Come mai? … avete per caso intenzione di separarvi?-
-Cosa? … separarci noi?! – disse divertita … -No, no! Noi non ci separeremo mai! Ci siamo fatte una promessa io e le altre … una per tutte e tutte per una! … per sempre! -
Françoise restò in silenzio, sempre più dubbiosa su tutta quella storia mentre Choa, dopo la propria affermazione, si sdraiava a pancia in su sul letto, fissando pensierosa il soffitto, e sospirava malinconica …
-Sai … io e le altre … siamo cresciute in un orfanotrofio poco fuori Tokyo e … - fece una pausa, prendendo fiato … -  … non avendo nessuno, a parte noi stesse, siamo cresciute come sorelle … sorelle unite nello stesso destino di solitudine … -
003 sentì una tremenda fitta al cuore …
Si voltò a guardarla … aveva le lacrime agli occhi … -Ogni notte pregavamo tutte assieme che qualcuno ci adottasse … e che ci portasse in una bella casa … non importava lussuosa, ma una casa dove ci fosse una mamma e un papà che ci volessero bene … - alcune lacrime le sfuggirono prepotenti e crudeli dagli occhi … - … ma non è mai successo … non ci ha mai voluto nessuno … e così, siamo rimaste assieme e ci siamo promesse che non ci saremmo mai lasciate … che saremmo state le une per le altre la famiglia che non abbiamo mai avuto … - si sforzò quindi di sorridere, cacciando indietro alcuni singhiozzi e asciugandosi il volto con il dorso della mano … - Scusa … è solo un piccolo sfogo … - inspirò profondamente e poi, si mise a sedere sul letto, con lo sguardo perso nel vuoto … sforzandosi di allontanare quel terribile dolore con cui si svegliava ormai ogni mattina da quando era bambina e aveva ricordo … - … ti prego … non dire a nessuno che mi hai visto piangere per questa storia … Jimin … e le altre ne soffrirebbero troppo … -
Incapace di dire una parola e, anche lei con gli occhi lucidi, annuì …
-Bene … grazie … - deglutì con fatica, tentando di riacquisire padronanza di sé … - E ora, vai a farti una doccia … stasera … ti porto a fare un giro … -

 

 

Con la scusa della doccia, si era portata dietro il proprio telefono e si era messa a fare un po’ di ricerche …
… per fortuna il Dottore mi ha dato il permesso di collegare ogni nostro terminale al computer della base!
In quel modo poteva avere accesso a tutti i dati di cui aveva bisogno …
… vediamo un attimo …
Aprì il file sulle AOA e scoprì alcune cose molto interessanti … ovvero che appunto, in nessuno dei loro colpi c’erano mai stati né morti né feriti e che le somme rubate, nonostante ne avessero la possibilità, non erano mai pari all’ammontare totale dei valori presenti nei caveau delle banche …
… perché? … voglio dire … rubare solo denaro contante, perfino non tutto, e lasciare gioielli e oro  quando invece avrebbero potuto prenderli senza problemi?
… qui c’è qualcosa di strano …
Rifletté un attimo e poi, spense la connessione e il cellulare e si infilò in doccia …
… stasera saremo sole … e sarà una buona occasione per avere un po’ di informazioni …

2

Guardò sconvolta e preoccupata il completo che Choa le aveva detto di indossare quella sera …
… ed io dovrei andare a giro vestita così?!
Oh …
-Allora che ne pensi?- le sorrise allegra … -Non sono stupendi?-
-S-ss –sì … -
… dipende dai punti di vista …
-Ti staranno benissimo! Su, vai a vestirti in bagno! Io mi vestirò qui!-
Annuì prendendo con sé i pantaloni in pelle nera a vita bassa, la camicia-giacca abbinata e gli scarponcini neri in pelle morbida che le aveva dato l’amica e poi, si infilò, sempre più stravolta, in bagno …
Alcuni minuti dopo, uscì vestita e …
-Wow …! - concluse Choa vedendola … - … ti stanno benissimo! … sembrano fatti su misura per te!-
Françoise sorrise …
… più che su misura … direi che mi stanno stretti …
… se respiro, esplode la camicia-giacca …
-Oh Dio … forse la giacca ti sta un po’ stretta sul seno, ma … d’altronde tu ne hai molto rispetto a noi!-
Imbarazzata, arrossì come un peperone e si portò le mani al petto, coprendoselo …
Di tutta risposta, Choa scoppiò a ridere e le si avvicinò, afferrandole le mani e abbassandogliele …  -Non te ne devi vergognare! Sciocca! Il seno è femminile! E tu devi essere contenta di averlo così bello e … prosperoso rispetto a noi! –
003 continuava ad essere sempre più imbarazzata …
-Su, Françoise … non ti vergognare e andiamo … - le fece l’occhiolino … - … stasera ti porto a fare una prova!-
-Una prova?! E di che genere? –
-Beh, non penserai mica che ti porteremo dietro senza sapere se riesci a mantenere la calma e il sangue freddo?-
-No … certo … ma … -
- … io e le altre abbiamo deciso di farti fare un piccolo battesimo … e sarò io ad occuparmene … quindi … andiamo!-

 

 

-E se sbaglio qualcosa?-
-Finiremo nei guai!-
-Ah … -
-In che guai?-
-Uhm … dopo che l’allarme suonerà … la polizia sarà qui nel giro di tre minuti!-
-Ah … - … dire che fosse sconvolta era un eufemismo … - Ma … non c’è un piano di riserva?-
-Un piano di riserva?- la guardò interdetta …
-Sì … voglio dire … se sbaglio qualcosa … rischiamo di restare imprigionate qua dentro e di venire arrestate entrambe!-
-Sì lo so … e per questo, tu non sbagliare!-
-Ma andremo entrambe in galera! Voglio dire, anche tu!-
Rise divertita … -Sì, lo so!-
-Ma … ma … -
Le prese una mano e gliela strinse … -Io mi fido di te … - la guardò negli occhi … -Tu sei speciale Françoise … me ne sono accorta la prima volta che ti ho visto e per questo … ho deciso di scommettere tutto su di te … proprio come ho fatto quando ho scommesso tutto su Jimin e le altre … quindi, dai il meglio di te !-

 

La sua testa e il suo cuore erano completamente sottosopra … Choa e il suo modo di essere le ricordavano troppo sé stessa, mandandola in confusione … e in più c’erano tutte quelle cose che non  tornavano sulle AOA e che non la facevano né stare tranquilla né agire come avrebbe dovuto… 
-Françoise … ricordati: non un soldo di più! Questa banca è assicurata solo per quella cifra!-
-Ok … -
… la banca assicurata per quella cifra … ma cosa … ?
-Su, forza … ora sta a te … devi calarti giù dal condotto dell’aria e disattivare l’impianto di sicurezza come ti ha spiegato Min-a! Sarà semplice! Hai cinque minuti di tempo per farlo … poi, io entrerò e insieme scassineremo la cassaforte!-
-Va bene … - non era assolutamente convinta, ma …
… cosa mi tocca fare?!
… pure la ladra!
… se mi avessero detto che un giorno mi sarebbero servite le mie conoscenze di danza classica per commettere un furto, non ci avrei mai creduto! E avrei dato a quella persona di matto!E invece …
Non sapeva ancora se mettersi a piangere o meno, ma quella era la sua missione! E in più … l’aveva scelta lei!
… uff …

Seppur senza esperienza, grazie alla sua agilità, senza grossi problemi era riuscita a calarsi nella condotta e ad arrivare al quadro centrale …
… questa non è certo una banca di livello alto come quelle che hanno derubato fino ad adesso le AOA … però è anche vero che, in fondo, io sono solo una principiante …
… ma cosa sarà quella storia dell’assicurazione e di non rubare un soldo di più?
Disattivò quindi tutto l’impianto di sicurezza, proprio come le aveva insegnato Min-a e, in perfetto orario con i tempi, qualche istante dopo, la raggiunse sorridendo anche l’altra …
-Ottimo lavoro! Ma adesso sbrighiamoci! La guardia passerà da qui fra dieci minuti, per la sua solita perlustrazione,  e se si accorgerà di qualcosa di strano, saremo nei guai!-
-Ok … -
E così, si misero a lavoro, ma la cassaforte, forse perché di un modello vecchio, aveva creato a Choa qualche problema e ci aveva messo più tempo del previsto …
Guardò l’orologio … -Abbiamo due minuti meno … perciò, prendi solo i soldi che puoi e andiamocene di corsa!-
-Va bene!-
Ma quella notte, sembrava che i problemi non finissero … perché la guardia per qualche strano motivo aveva anticipato il giro di controllo di un minuto e proprio quando erano sul punto di andarsene con la refurtiva, sfortunatamente, si imbatterono in lui …
-Ferme voi due! Siete in arresto!-
003 impallidì mentre Choa, grazie alla propria esperienza, non si perse e creò un diversivo …
… lasciò cadere per terra la sua parte di denaro e con movimento veloce tirò fuori una piccola bomboletta che spruzzò in faccia alla guardia, il quale si portò subito le mani al viso e poi, si mise ad urlare per il dolore!
-Forza, andiamo!- prese Françoise per un polso e la trascinò via, lasciando parte del denaro lì …

 

 

-Scusa … è stata tutta colpa mia … - mormorò mortificata …
-Colpa tua?!- le chiese perplessa mentre guidava verso casa …
-Sì … voglio dire … mi sono paralizzata sul posto e  … non ho capito più niente … e parte del denaro è rimasta lì ... –
Choa si mise a ridere … - Tu non hai fatto nulla di sbagliato! Sono stati solo imprevisti! Nessuno lo poteva prevedere!-
-Ma … -
-Stai tranquilla! Sei stata bravissima! E non ti preoccupare per la refurtiva! Va bene così! Non ci interessava prendere quei soldi … era solo per vedere se eri in grado di venire con noi!-
Annuì e sospirò sconsolata …
… allora, perché mi sento un fallimento?
-Choa?-
-Dimmi!-
-Che … hai spruzzato in faccia a quel tipo? Voglio dire … non avrà dei danni permanenti vero?-
-Oh, no! Stai tranquilla! Era semplice spray al peperoncino! E neanche di quelli concentrati!-
-Spray al peperoncino?! … vuoi dire … del semplice spray da autodifesa?!-
-Sì! Proprio quello! Ti ricordi? Noi non facciamo male a nessuno! Vogliamo solo i soldi … che le assicurazioni coprono!-
-Perché?- le sfuggì senza riflettere …
-Beh perché … fondamentalmente, non vogliamo che ci rimetta nessuno …  le banche sono assicurate per un tot e noi le derubiamo per quel tot!-
-Ma … -
-Lo so  che ti può sembrare strano, ma va bene così .. –
-Choa … potreste vivere nel lusso sfrenato e avere tutto quello che vorreste e invece … -
- … viviamo come tanta altra gente … togliendoci magari, ogni tanto, qualche sfizio di più … -
-Sì … appunto … -
La ragazza sospirò … -Beh, questo perché quei soldi … sono solo parzialmente per noi … -
-Cioè?-
Arrivarono finalmente al rifugio … -Cioè …  - … si voltò a guardarla … - … li doniamo agli orfanotrofi della città … -
Stupefatta, sgranò gli occhi : era decisamente sempre più confusa …
-Però è un segreto … nessuno lo deve sapere … - fece una pausa e continuò divertita … -Una volta al mese, ci travestiamo da vecchiette benestanti e andiamo a fare una donazione in contanti nei vari orfanotrofi!-
Françoise era incredula e non sapeva se mettersi a ridere o a piangere …
-Ti ho stupito?-
-Beh … sì … -
-Allora, spero almeno in modo piacevole!- … le sorrise dolcemente … - … ora però entriamo in casa!-

 

 

Choa si era già addormentata mentre lei ripensava a quella assurda notte e a quello che le aveva confessato la ragazza …
… sono delle Robin Hood moderne … rubano ai ricchi per dare ai poveri …
… chi l’avrebbe mai pensato?!
E adesso … che cosa devo fare?
Dovrei veramente consegnarle nelle mani della polizia o … ?

 

 

-Bene signor Shimamura … e questo come me lo spiega?!- gli chiese furente, sbattendogli sul tavolo il rapporto della squadra che era intervenuta quella notte per il furto in banca …
Joe restò zitto … senza fare una piega …
-Mi era parso di capire che la sua collega si fosse infiltrata nelle AOA per darci informazioni e non per unirsi alle ladre!-
Contò fino a dieci, tentando di stare calmo, ma era una cosa che non era da lui e così si limitò a dire il meno possibile … -E’ vero … -
-E allora cosa cazzo è successo?!- gli sbraitò contro sempre più arrabbiato, quasi fosse stato lui il responsabile dell’avvenuto …
-Non saprei. –
-Come?!?! Lei non saprebbe?! Il Capo della Polizia di Tokyo mi aveva assicurato che lei e suoi compagni mi avreste dato una mano a mettere in galera quelle delinquenti e invece voi le aiutate!-
Ricontò fino a dieci … -Noi non le aiutiamo e se Françoise non mi ha comunicato nulla c’è sicuramente un motivo. –
-Ah, sì?! E quale?! Sentiamo! –
-Per il momento non saprei. Non l’ho ancora sentita. –
-Ah … non l’ha ancora sentita … –  disse con tono sarcastico … - Ma certo! Perché comunicare un furto?!? E’ una cosa superflua e senza senso! – concluse ironico, alzando poi, nervoso, gli occhi al cielo …
009 sospirò e questa volta contò fino a venti, sperando di resistere dal rispondergli a tono …            -Ascolti detective Kitajima … Françoise è in gamba e sa il fatto suo. Se non mi ha comunicato nulla, c’è sicuramente un motivo . E questo è tutto. –  così, senza aggiungere altro, si alzò e lasciò stizzito l’ufficio del detective …

 

 

 

Le aveva lasciato nuovamente mille messaggi e questo presupponeva solo una cosa … guai in vista!
-Ciao … -
-Ciao. –
-Ho … potuto richiamarti … solo ora … -
-Immaginavo. –
Inspirò … -Sì … lo so … ti chiederai perché non ti ho avvisato del colpo di ieri notte, ma … -
-Françoise ascolta … - non la fece neanche finire … - … non voglio sapere il perché non mi hai informato del furto, voglio solo sapere che intenzioni hai.-
-Che vuoi dire?-
-Quello che ho detto. E mi hai capito benissimo. –
Restò in silenzio e lui allora aggiunse …
-Françoise, ricordati una cosa : le AOA sono criminali e non brave ragazze … Quindi non ti far influenzare da loro, ok? Ora devo andare. Ci sentiamo. –
Joe riagganciò e lei iniziò a riflettere sulle sue parole …
… però anche tu eri considerato un criminale e invece non lo eri e non lo sei mai stato …

 

 

Stavano facendo jogging nel parco vicino casa quando all’improvviso esordì …
-Choa … quando ci sarà il colpo?-
La ragazza la guardò turbata e contrariata … -Perché me lo chiedi?-
-Beh … perché … non fate che parlare di questo colpo, ma non c’è ancora niente di prestabilito . -
-Questo perché tutti i dettagli saranno forniti solo quando saremo sicure di riuscire nel colpo perfetto. –
-Ho capito, ma-
-Sarà l’ultimo e anche quello più consistente … perciò non possiamo permetterci errori. -
Annuì con espressione delusa …
-Françoise saprai tutto a tempo debito. Ora però, non ci pensare.-
-Ok … ma puoi almeno spiegarmi perché l’ultimo?-
Choa la fissò in volto, scrutando i suoi occhi e dopo un attimo di riflessione decise di dirglielo …    -E’ l’ultimo perché … Jimin deve operarsi … -
-Operarsi … ?! -
-Ha una malattia degenerativa del nervo ottico e per questo dobbiamo portarla in America, dove sono più avanti di noi in questo frangente … ma per farlo ci vogliono soldi … tanti soldi … -
- … migliaia di dollari … -
-Sì … -
-Ma l’unica banca che è tanto assicurata è – impallidì, sgranando gli occhi …
-Sì … è la Banca Nazionale … -
-Faremo un colpo alla Banca Nazionale?!?!-
-Sì … e per questo dobbiamo studiare ogni minimo dettaglio e preparaci … - le prese le mani e gliele strinse fra le sue, sorridendo … - … con il tuo aiuto però ce la potremo fare! Ne sono sicura! -
Era stravolta e confusa come non lo era mai stata … - Ma … Jimin … -
-Jimin è cosciente della propria malattia e lo sta accettando … come sta accettando che forse, per molto tempo, non potremo più aiutare i bambini degli orfanotrofi … -
Annuì, pensierosa …
- … e ora che lo sai però, ti prego di portare pazienza ancora un po’ … ok?-
-Sì … va bene … -

 

 

-Pronto … -
-Dimmi. –
Esitò un attimo … - … ho … delle informazioni da darti … -
-Quali … ?-
-Le … AOA … colpiranno la Banca Nazionale … -
Ci fu un attimo di silenzio … -Ho capito … e sai per quando hanno in mente il colpo?-
-No … per il momento ancora non lo so … - la voce le tremava mentre cercava di cacciare indietro le lacrime …
Joe percepì chiaramente il suo turbamento e … -Françoise?-
-Sì … ? - deglutì con fatica, cercando di stare calma e di non scoppiare a piangere …
-Tutto … bene?-
-Sì … tutto … bene … mai andato meglio … -

 

 

 

Ok, lo doveva ammettere : non riusciva ad essere arrabbiato con lei né tantomeno a non preoccuparsi se la sentiva così turbata …
Tuttavia, se lei non si confidava con lui, non sapeva come agire per aiutarla perciò …
-Ottimo! Questa sì, che è una informazione bomba! Mi devo ricredere su di voi!- esordì felice Kitajima appena 009 gli comunicò la notizia … -E questo quando accadrà?-
-Per ora non è stato ancora deciso … la informerò appena avrò notizie in merito.-
-Bene! Allora, nel frattempo, sostituirò alcuni degli impiegati con dei miei uomini. Così, da avere già tutto sotto controllo nel caso si infiltrassero. –
Annuì … e pensieroso si alzò … -Se è tutto … detective Kitajima … io andrei … -
-Sì, certo! Mi tenga però informato!-
-Sì … -

 

 

Choa uscì dalla doccia con indosso solo l’asciugamano … -Mi ci voleva proprio una bella doccia calda! Oggi ha fatto particolarmente freddo e le mie ossa cominciano già ad accusarlo!-
Françoise annuì con espressione assente …
-Hey … tutto bene?-
-Sì … -
-Sicura? … hai un’aria strana … - le si avvicinò preoccupata … mettendosi poi, a sedere accanto a lei … -Hai qualche pensiero?-
-No … -
-Vuoi uscire a distrarti un po’ ?-
-No … grazie … preferisco stare a casa …  -
-Ok … - mogia, si rialzò e andò a prepararsi per la notte, ma all’improvviso e inaspettatamente esordì … -A proposito Françoise … abbiamo deciso il giorno del colpo … sarà il 30 ottobre … venerdì … -
003 restò in silenzio … senza fare una piega …
… avrei preferito che non me lo avessi detto …
… così, sarò costretta a dirlo a Joe …
… anche se non voglio …
-Françoise … hai capito?-
-Sì … - sussurrò appena …
-Bene … sei contenta? L’attesa è ormai finita … -

 

 

-Ok … ho capito … -
-Bene … -
Il tono della sua voce era sempre più strano e Joe invece era sempre più preoccupato per lei …
-Françoise … - si fece coraggio … - … se c’è qualcosa che non va … qualsiasi cosa … puoi dirmelo … ti puoi fidare di me … - fece una pausa … - … lo so che dopo la mia sfuriata nell’ultima missione ti sei arrabbiata con me, ma se l’ho fatto è solo perché non voglio che ti accada nulla … -
-Sì lo so … non ti devi giustificare … ma questo non centra con quello che è accaduto … -
-E allora con cosa centra? … quelle ragazze … ti hanno forse fatto del male in qualche modo?-
-No … semmai … sono io … che farò del male a loro … - concluse triste ed avvilita …
Joe restò un attimo in silenzio, riflettendo sulla sua strana affermazione e se fosse il caso di chiederle ulteriori delucidazioni in merito, ma alla fine giunse alla conclusione che fosse meglio se fosse stato lui a dirle qualcosa … -Françoise … qualunque cosa tu voglia e decida di fare, io sono dalla tua parte … io ho fiducia in te … ne ho sempre avuta e sempre ne avrò … per questo, fai la cosa che reputi più giusta indipendentemente da tutto e … non avere timore … io ti sosterrò sempre e comunque … -
Le sue parole l’ammutolirono …
-E ora, torna da loro … non voglio che si insospettiscano per qualche motivo … ok? … notte Françoise … -

 

 

Venerdì 30 ottobre

003 non gli aveva fatto sapere più nulla dall’ultima telefonata che si erano scambiati perciò lui non sapeva né cosa pensare né cosa aspettarsi da quella notte …
-Shimamura, è pronto?-
-Sì. –
-Bene! E adesso …  - Kitajima guardò l’orologio … - … non dovremo far altro che aspettarle! E poi, saranno finalmente nelle nostre mani!-
-Già … -

 

 

-Allora? Come stanno andando le cose?-
-Bene … o almeno credo …  -
-Credi … ?-
-Sì … credo …  -
-Non ne sembri per niente convinto … -
-No, non lo sono Jet e sai anche il perché … -
- … non ti ha fatto sapere più nulla?-
-No … e io non so che cosa fare … -
L’amico sospirò … -Beh … tu fai il tuo … lei poi farà il suo … in fondo, vi conoscete bene e basterà solo uno sguardo per capirvi al volo se-
-Lo spero Jet … - non lo fece neanche finire di parlare da quanto era agitato per quella faccenda …
-Stai tranquillo Joe … andrà tutto bene … Françoise è in gamba e molto intelligente e se c’è un cambio di programma te lo farà capire in qualche modo …  -
-Speriamo … - mormorò dubbioso, guardando l’orologio  … -Scusami Jet, ma ora devo proprio andare … -
-Ok … allora in bocca al lupo … -
-Crepi … -

 

 

-Siete pronte AOA?-
-Sì!-
-Avete memorizzato tutto il piano? –
-Sì!-
-Avete ogni passaggio chiaro?-
Min-a sospirò esasperata … -Jimin, basta! Sì! Sappiamo tutto! In questi ultimi due giorni, lo abbiamo ripassato assieme un’infinità di volte, provando e riprovando!–
-Sì, lo so … ma non voglio che vi accada nulla … -
-Tranquilla! Ce la sappiamo cavare! Vero ragazze?-
-Sì!- gridarono tutte assieme!
-Bene! E ricordatevi di non ferire nessuno e comunque, nel caso foste costrette, di non farlo in modo grave … capito?- si girò verso Françoise … -Mi hai capito tu? Anche se non sono pallottole vere, fanno comunque male.-
-Sì, ho capito …  stai tranquilla Jimin … -
-Un’ultima cosa … mi raccomando ragazze … non perdetevi in un bicchier d’acqua per nessuna ragione al mondo! C’è sempre un modo per venirne fuori! E finché saremo unite e saremo insieme, lo troveremo sempre!- le guardò sorridendo … -E ora, forza AOA! Andiamo!-
Misero le mani una sopra l’altra e poi, le alzarono al grido di … -Fighting!-

 

 

-Come ti senti?-
-Un po’ agitata … -
-Stai tranquilla! Vedrai che andrà tutto bene! - le prese una mano e gliela strinse forte come faceva di solito per farle coraggio e farle sentire che lei era lì … per lei …
... inconsciamente le tornarono in mente le parole di Joe …
… qualunque cosa tu voglia e decida di fare, io sono dalla tua parte … io ho fiducia in te … ne ho sempre avuta e sempre ne avrò … per questo, fai la cosa che reputi più giusta indipendentemente da tutto e … non avere timore … io ti sosterrò sempre e comunque …
-Grazie Choa … -
-Non mi devi ringraziare … è così che si fa quando si vuole bene a qualcuno … -
-Già … si fa così … ci si sostiene a vicenda … -
Annuì … -Su … e ora andiamo !-

 

 

Il piano stava andando tutto come stabilito, ma Françoise sapeva bene che era solo apparenza perché la polizia di Tokyo e Joe invece erano lì … pronti ad arrestarle …
No … non posso … io … non posso permetterglielo … devo fare qualcosa per salvarle tutte …
Mentre le altre tenevano sotto controllo l’impianto di sicurezza e i condotti dell’aria per assicurarsi di poter fuggire in tutta tranquillità, Choa e Seol-hyun stavano occupandosi della cassaforte del caveau inconsapevoli del fatto che la polizia, in realtà, fosse già lì dentro e che le stesse lasciando fare solo per prenderle in flagrante …
-A che punto sei Choa?-
-L’ho quasi aperta … dammi solo ancora qualche istante e –
-Care le mie ladre, non credo proprio che avrete ancora qualche istante!- esordì compiaciuto Kitajima, facendo la sua entrata con Joe e gli altri suoi uomini nella stanza mentre le teneva sotto tiro …
Le due ragazze impallidirono e sentirono la terra aprirsi sotto di loro …
Dalla grata del condotto, senza farsi notare, Jimin e Françoise videro tutta la scena e …
-Oh no … ci hanno scoperto! E Choa e Seol-hyun sono in trappola!- mormorò sconvolta la leader delle AOA … -Dobbiamo subito pensare ad un modo per salvarle … - cercò di fare mente locale, ma prima di poter solo iniziare a ragionare sul da farsi …
-Jimin … so come salvare Choa e Seol-hyun e poi, portarvi tutte fuori di qui. – esordì sicura 003, facendola trasalire …
-Cosa? Dici … davvero?-
-Sì. Fidati di me. E fra pochi minuti saremo tutte fuori di qui. –
-Va bene … lo farò. Se Choa ha fiducia in te, ne avrò anche io.-
-Grazie.-
-Dimmi cosa devo fare … -
-Intanto, dobbiamo andare a recuperare le altre … poi, vi spiegherò. -

 

-Allora, come ci si sente ad essere in trappola?- chiese Kitajima puntando la pistola contro le due ragazze impaurite e mute … -Non dite nulla? Peccato! - rise soddisfatto … -Tranquille signorine … non sarete ancora allungo sole! E’ risaputo quanto le AOA siano unite … perciò, ancora poco e le vostre adorate compagne vi raggiungeranno per salvarvi e … le cattureremo subito! Contente? Così, potrete stare insieme anche in galera!-
C’ era qualcosa di spregevole nel tono di quell’uomo e Joe avrebbe voluto volentieri spaccargli la faccia, ma … a quanto pareva, lui faceva parte dei buoni e quelle povere ragazze smarrite ed impaurite … no …

 

Tuttavia, il piano di Kitajima, per semplice e logico che fosse, aveva una falda … e 003 lo sapeva bene …
Pieno e sicuro di sé, pensando infatti di averle ormai in pugno, rinchiuse tra quattro mura, Kitajima non aveva portato con sé tanti rinforzi e soprattutto, tutti quelli che aveva, erano lì con loro nel caveau e per questo, al contrario di quanto pensasse superbamente lui, le AOA non erano i topi in trappola né lui il gatto che le aveva prese, ma bensì … tutto l’opposto!

 

 

-Pronte ragazze?-
-Sì!-
-Allora, andiamo a liberare Choa e Seol-hyun!-
Così, riunitesi tutte, con molta cura, aprirono la grata del condotto dell’aria e saltarono giù nel caveau, ma esattamente alle spalle dei poliziotti che furono colti di sorpresa da quella mossa non prevista … in quanto, il superbo detective aveva dato per scontato che appena le AOA si fossero accorte che le loro due compagne erano nei guai, avrebbero mandato a monte i loro piani e si sarebbero consegnate spontaneamente … invece, le cose non erano andate così perché non aveva messo in conto un fattore inaspettato e molto incisivo … ovvero Françoise!
Come da piano, ognuna di loro teneva sotto tiro un paio dei poliziotti e in particolare Jimin, Kitajima e Françoise, Joe …
Quest’ultimo guardò l’amica negli occhi, cercando di capire che intenzioni avesse … lei però, si limitò a sorridergli e a lanciargli un bacio di finta beffa dichiarando con voce decisa … -E ora, notte ragazzi … - come da accordo, a quelle parole, le ragazze trattennero il respiro, facendo segno anche a Choa e a Seol-hyun di farlo, e Chan-mi lanciò per terra una bomboletta di gas soporifero e … alcuni minuti dopo, le AOA erano tutte fuori dal caveau e dalla banca! Un po’ intontite, ma sane e salve!

 
-Françoise ! – le si lanciò felice al collo, abbracciandola … -Grazie … ci hai salvate! Lo sapevo che saresti stata fondamentale per noi!-
003 l’abbracciò a sua volta, ma rispetto all’amica lo fece con molta tristezza … -Prego Choa … -
-Forza ragazze! Andiamocene da qui! La polizia presto si accorgerà di quello che è successo e arriveranno i soccorsi!- suggerì Jimin, sostenendo Seol-hyun ancora molto intontita dal gas …
-Sì, andiamocene ragazze! Forza!- incitarono anche le altre, ma … una di loro, invece di correre via, rimase ferma ed immobile dove era …
-Françoise … forza! Vieni! Non restare ferma lì!- Choa, accortasi che la compagna non le stava seguendo, andò verso di lei e la prese per un polso cercando di trascinarla via, ma inutilmente in quanto la ragazza non aveva intenzione di fare un solo passo … -Françoise … cosa ti prende?! … dobbiamo andarcene! - la guardò turbata …
-Choa … io … non posso … mi spiace … -
-Cosa?! Ma sei impazzita??! Se la polizia ti trova qui, ti sbatte in galera!-
-No … non hai capito … io … -
… sono solo una traditrice …
… se stavate per essere prese, era solo per colpa mia …
Choa sembrò leggerle nel pensiero perché le si avvicinò guardandola negli occhi … -Ormai non importa più … vieni con noi e basta … -
003 la guardò perplessa … sapeva tutto? … -Choa … tu sapevi che io .. voglio dire che voi sareste cadute in trappola e-
-Sì … il giorno dopo che ti avevo accompagnata all’albergo a prendere la tua roba, sono tornata a fare delle ricerche e … il tipo della reception mi ha detto che non avevi pernottato lì, ma che, il giorno prima, un tipo dai lineamenti misti … come il ragazzo del Red Motion a cui hai sottratto la bella fuori serie, aveva lasciato quel bagaglio lì, lasciandogli detto che tu l’indomani saresti passata a ritirarlo … inoltre, quella sera in cui mi hai avvicinato, eri andata fin troppo sicura sul dove trovare l’allarme satellitare dell’auto … così, ho fatto due più due e … quando ho visto il tipo nel caveau, con quel detective, ho avuto la piena conferma … - inspirò, mordendosi nervosamente le labbra … - … ma nonostante questo, ho rischiato lo stesso e ho fatto finta di non sapere nulla … perché il mio cuore mi diceva di darti fiducia … così l’ho fatto e … avevo ragione … - le sorrise con dolcezza infinita …
-Choa … -
-Françoise … ascolta : ormai non importa più … inoltre, ora so per certo che non potevo fare scelta migliore che fidarmi di te quindi -
-Ma è andato tutto a monte! Stavano per catturarvi e sbattervi in carcere per causa mia! Inoltre, non avete neanche il denaro! Come farete?! Jimin … come farà?!-
-Troveremo un modo … ricordi che cosa ha detto Jimin?  … C’è sempre un modo per venirne fuori! E finché saremo unite e saremo insieme, lo troveremo sempre! -
-Choa … - le vennero le lacrime agli occhi … - … sei straordinaria … -
-No … tu lo sei … perché nella situazione in cui ti trovavi, hai ascoltato comunque il tuo cuore … aldilà della missione che ti avevano assegnato e di quello che ti avevano raccontato su di noi … - la guardò dritta negli occhi … -Françoise, vieni con noi … il passato ormai non conta più … -
-Io … - il suo cuore tremò perché per folle che fosse si era molto affezionata a quelle ragazze e in particolare a Choa … che sentiva così simile a sé …
-Ti prego Françoise … vieni con noi … cominceremo una nuova vita … assieme … -
-Choa … io … non posso … mi dispiace … -
Gli occhi della ragazza diventarono lucidi e rossi … -Capisco … speravo che potessi cambiare idea anche in questo, ma … ho sperato troppo … il tuo cuore è già di qualcun altro … - tra le lacrime le sorrise di nuovo e poi, con movimento rapido ed inaspettato, le si avvicinò e le diede un delicato e dolce bacio sulle labbra … -Addio Françoise … e grazie per i bei momenti che abbiamo trascorso assieme … - la guardò quindi un’ultima volta in volto, come a volersi imprimere per sempre il suo volto nel cuore e nella mente, e poi, se ne andò …

 

 

Ancora stordita e confusa per gli avvenimenti della notte precedente, sedeva in auto, guardando nel vuoto e sfiorandosi le labbra …
… mi ha baciato …
Choa … mi ha baciato …
-Eccomi. Scusa se ti ho fatto aspettare.- disse salendo in auto e mettendo in moto …
… non sentendola rispondere però, Joe si voltò verso di lei …
-Françoise … hey … tutto bene?-
-Eh … ?- si riscosse parzialmente …
-Françoise … -
-Sì … scusa … - si portò le mani alle tempie, massaggiandosele …
-Hai mal di testa? Vuoi un analgesico?-
-No … no … credo di aver solo bisogno di un caffè … ecco tutto … -
-Ok … allora, andiamo a prenderlo … -

 

 

Dieci minuti dopo, si trovavano dentro ad un noto caffè di Tokyo …
-Che cosa ti ha detto Kitajima?-
-Niente di che … - sorseggiò il caffè, guardando ogni tanto, con aria distratta, il notiziario del mattino che parlava della rapina fallita alla Banca Nazionale …
-Si è molto arrabbiato … vero? … dimmi la verità … -
-Kitajima sa solo dare aria ai polmoni … il contenuto è  alquanto inconsistente … -
Mesta, abbassò lo sguardo … -Mi spiace … è solo colpa mia … -
-No, va bene così … -
Ci fu un attimo di silenzio …
-Su … bevi il caffè … o si fredderà … - le sorrise, guardandola con dolcezza …
-Joe … -
-Dimmi … -
-Sei … arrabbiato con me?-
-No.-
Lo guardò … -Dici … davvero?-
Annuì, finendo di bere il caffè …
-E … non vuoi sapere il motivo per cui le ho lasciate scappare?-
Scosse la testa … -No … se hai preso questa decisione, c’è sicuramente un valido motivo e … io mi fido di te quindi per me questa storia  finisce qui … -
-Va bene … grazie … -

 

 

Alcuni giorni dopo, alla base dei cyborg …

 

-Hey Joe, il caffè è pronto! Vieni!-
-Sì, arrivo … - richiuse il libro che stava leggendo e andò in cucina …
Erano soli …
-Gli altri?-
- … non avevano voglia di prenderlo adesso … - 002 gli porse una tazza di caffè bollente … -Tieni … appena fatto!-
-L’hai preparato tu?-
-Sì … perché? –
-Niente.-
-Sì, lo so. Françoise lo fa meglio di me. Però la signorina sta facendo un aggiornamento del database del computer della base e non può assolutamente muoversi da lì finché non ha finito!-
Rise divertito … -Ok … ok! Ho capito!-
-Allora … ?-
-Cosa?-
-Ti sei ripreso o no?-
Annuì …
-Ma la tua espressione non dice questo … -
-La mia espressione non dice questo … perché sto bevendo il tuo caffè!-
-Ah, ah! Molto spiritoso!-
Effettivamente, Jet aveva ragione : non si era ripreso del tutto e non era né per la brutta discussione avuta con Kitajima né perché le AOA erano scappate, ma bensì per una cosa molto più banale …
… quello stupido bacio che mi ha lanciato a beffa mi sta tormentando …
… non faccio altro che ripensarci …
… e mi chiedo il perché?!
Maledizione!
Senza accorgersene, sbuffò … suscitando in 002 una certa perplessità … era ovvio infatti che non fosse il caffè a renderlo così, ma altro … -Joe … sei proprio sicuro che sia tutto a posto?-
-Eh?-
Il ragazzo alzò un sopracciglio, guardandolo con  espressione rassegnata … -Vabbè … lascia stare … se mai avrai voglia di parlarne, sai dove trovarmi!- e così dicendo, lo mollò in cucina e se ne tornò alle proprie cose …

 

 

Era in sala con tutti gli altri, tentando invano di finire di leggere il libro che aveva iniziato quella mattina e che i suoi pensieri non gli permettevano di terminare, quando Seven, cambiando per l’ennesima volta canale alla televisione, mise il notiziario delle sei e …
-Per la Banca Nazionale non c’è pace! Dopo il tentato furto di alcuni giorni fa, ad opera delle note ladre AOA, fallito poi grazie all’intervento della polizia di Tokyo, oggi in giornata, i loro terminali sono stati attaccati da un gruppo di esperti hacker che li ha derubati di un ingente somma di denaro, senza lasciare alcuna traccia … -
A quella notizia, Joe sgranò gli occhi e percepì una strana sensazione percorrerlo da testa a piedi …
… dimmi che non è come penso …

 

 

Aspettò quindi che fossero tutti a letto … in particolare lei … e poi, si infiltrò di nascosto nella sala del computer della base …
Anche se Joe non era un hacker esperto come lei, un po’ se la cavava e forse, se avesse avuto un po’ di fortuna, sarebbe riuscito a trovare qualcosa, ma …
… chissà perché mi illudevo?! … dovevo immaginarmelo che, semmai fosse stata lei, non avrebbe certo lasciato tracce!
Sbuffò …
… non c’è speranza …
Si appoggiò stancamente alla poltrona …
… non lo scoprirò mai, se dietro a quel misterioso attacco hacker ci sia stata lei o meno …
Sospirò, passandosi una mano sul viso e ripensando, ormai per l’ennesima volta, a quella notte …
… a quel suo abbigliamento in pelle nera, fin troppo sexy … e ancora a quel bacio di finta beffa che lei gli aveva lanciato solo per non farsi scoprire da Kitajima …
… maledizione …
… se continuo così, impazzirò …
… perché non riesco togliermelo dalla mente?
Il problema però, e anche lui ne era cosciente, era a monte …
… perché da quando l’ho vista, anni fa, su quella spiaggia, mi è entrata dentro in modo così incontrollato ed intenso?
… e che cosa è questa insolita dolcezza che sento nel petto quando mi è accanto?
… noi cyborg … non possiamo amare …
… allora … come è possibile?
Reclinò la testa all’indietro e chiuse gli occhi, restando un attimo così …
… senza pensare e con la mente vuota …
Poi, dopo alcuni minuti passati ad allontanare, più o meno invano, quei pensieri che lo turbavano, decise infine che fosse inutile continuare a stare lì :  non avrebbe mai trovato alcuna prova che la ricollegasse all’attacco hacker quindi tanto valeva tornarsene in camera propria … ma proprio quando si stava alzando per andarsene, sullo schermo, comparse un messaggio di notifica …
.. una mail … a quest’ora ?
E inconsciamente, senza sapere bene il motivo e senza neanche guardare a chi fosse diretta, decise di aprirla e … 

Ciao Françoise,
grazie per quello che hai fatto … adesso, potremo finalmente partire per l’America e far operare Jimin … probabilmente però, non torneremo più in Giappone, ma ci troveremo un lavoro, propriamente detto, proprio lì negli States! E con quello, seppur meno sostanziosi, continueremo a fare donazioni a tutti gli orfanotrofi di Tokyo … sarà sempre qualcosa, anche se non sarà mai come avere una famiglia che ti ama …
Un’ultima cosa … a nome di tutte, sarai sempre considerata una di noi … una delle AOA …
Ti voglio bene mia piccola Françoise … e anche se mi mancheranno da impazzire i tuoi occhioni limpidi e azzurri e il tuo sorriso sincero, porterò almeno, sempre con me, il sapore delle tue dolci labbra …
Con affetto,
Choa

Ps. Appena possibile ti farò sapere di Jimin …

 

Sgranò gli occhi e senza accorgersene ricadde indietro sulla poltrona … senza sapere se fosse perché aveva avuto la conferma che cercava … o se fosse perché aveva appena scoperto il motivo per cui Françoise aveva salvato le AOA o ancora se fosse per …
porterò almeno, sempre con me, il sapore delle tue dolci labbra …
Però, comunque fosse il motivo, era stravolto … e infatti, gli ci volle qualche minuto prima di ricominciare a ragionare … o per lo meno a compiere un’azione molto simile!
… non avrei mai dovuto permettermi di aprire quella mail …
… né di venire qui, di nascosto …
Inspirò, cercando di calmarsi e di capire cosa dovesse fare a quel punto e … dopo aver guardato un’ultima volta lo schermo con la mail aperta, con movimento nervoso, la richiuse ed uscì dal suo account privato …
… un errore quindi lo avevi fatto …
… ti sei dimenticata di uscire dal tuo account privato …
A quella constatazione, con sguardo basso e colpevole, infilò le mani in tasca e tornò in camera propria dove si distese sul letto, senza neanche spogliarsi, fissando pensieroso il soffitto …
… quando quella sera ho risposto a Jet, dicendogli che non me la ero fatta fregare sotto gli occhi, non intendevo in quel senso, ma ora mi accorgo che invece … era proprio in quel senso e semplicemente non volevo accettarlo … indipendentemente da chi fosse stato …   
Demoralizzato e abbattuto, chiuse gli occhi, riflettendo su quegli ultimi giorni e su cosa provasse in quel preciso momento, alla luce di quelle scoperte appena fatte e …
… io sono solo un amico per lei e poi, siamo cyborg …
… non possiamo amare quindi … basta, pensarci.
… e basta, con questa storia.  
Senza rendersene conto però, proprio con quel suo atteggiamento, invece non faceva altro che radicare in sé, sempre di più, quel delicato ed acerbo sentimento che stava crescendo con lentezza, ma con forza, profondità e in modo indissolubile …

 

Inspired by
AOA’s  “ Like a cat”

 

Con affetto per Paola
alias JoJo!
Buon Compleanno!
… Savonarola!

 

© 30/10/ 2015

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